P.zza Marconi  0735703044 - 3771500858

Musei

MUSEO CIVICO

museo civico scultura S. Alessio sec.XVIIIl museo è ospitato in alcune sale del piano terra del Convento di San Francesco Due sono le sezioni che caratterizzano il Museo. La sezione di “Arte sacra”, rappresentata dagli affreschi del chiostro e dell’ex refettorio, oltre a dipinti, pale d’altare e sculture provenienti in parte dall’attigua chiesa del SS. Crocifisso (demolita nel 1965) ed in parte da altre chiese del paese. La sezione della “Biblioteca Tomistica di Sant’Alessio”, dove, in alcune bacheche, sono esposti incunaboli e volumi rari provenienti, appunto, dalla Biblioteca fondata da Giovan Battista Corradi nel secolo XVII. Diversi sono i temi trattati: medicina, astronomia, diritto, letteratura, religione, filosofia, retorica,archeologia, didattica. Da non perdere inoltre il Refettorio, ambiente decorato più volte in un arco di tempo che va dal ‘400 al ‘700 e S.Alessio, scultura lignea policroma, scuola romana sec.XVII.

Orari Apertura  “Attualmente chiuso per restauro”

 

 

BIBLIOTECA TOMISTICA DI SANT’ALESSIO

16 Biblioteca Tomistica - particolare Libri StoriciIl fondo antico della Biblioteca è costituita da circa 1300 volumi tra cui incunaboli (secolo XV) e rari volumi del XVI e XVII secolo per lo più adornate da pregevoli illustrazioni xilografiche.  Le opere trattano di religione, medicina, astronomia, geografia, storia, letteratura, filosofia, musica e retorica. Il loro valore bibliografico è inoltre arricchito dalla presenza di alcune rare edizioni, uscite dai torchi di famosi tipografi: i parigini Giovanni Petit, Nicola Bonaspes, Jadoco Bladio, Giovanni Prato e De Marnef; i lionesi Francesco Fradin, Stefano Guegnard, Giovanni Clein, Guglielmo Huyon, Giacomo Myt, Antonio de Ry, Giovanni Morghin, Dionisio Harsy, Benedetto Boumyn e Giovanni Crespino. Di Basilea: Baldassare Lapi e Tommaso Piatti; di Colonia: Eucherio Cerviconi. Tra gli italiani sono presenti: Giunti, Grifi, Soncino, Manuzio, Arrivabene, Scoto, Gregori, Suardi, Rusconi, Bon, Bindoni, Stagnino, Sessa. Il fondo possiede prestigiose edizioni tra cui diverse opere di fra Girolamo Savonarola, che attestano la particolare venerazione del Corradi per il domenicano. I Domenicani erano forti sostenitori della filosofia tomistica di San Tommaso d’Aquino, a cui si opponeva lo scotismo, il fatto di aver intitolato Tomistica la biblioteca rende chiara l’adesione del Corradi alla scuola filosofica domenicana.. Sul frontespizio di quasi tutti i volumi si leggono annotazioni del Corradi, spesso alcuni brani sono cancellati da fittissimi tratti di penna, questo con lo scopo di censurare parti ritenute da lui poco ortodosse. Nel 1989 in seguito al progetto “Centro di Documentazione sui beni culturali dei Centri minori Piceni” è stato avviato il programma di catalogazione dell’intero fondo e di restauro su circa 200 volumi tra incunaboli e opere del XVI secolo. Al fondo antico si è affiancato un fondo moderno di circa 3000 volumi, attualmente in fase di catalogazione.

Orari Apertura  “Attualmente chiusa per restauro”

 

MUSEO LABORATORIO DI ARCHEOLOGIA

corredo tomba picena femminileIl Museo Laboratorio di Archeologia è collocato in suggestivi spazi all’interno della cinta fortificata rinascimentale della città. Nella Sala A, dedicata al rito funebre nel mondo antico, sono esposte due tombe di epoca romana ed i reperti rinvenuti nella necropoli romana di contrada Comunanza, con altri materiali di epoca romana rinvenuti nel territorio di Monsampolo durante alcuni lavori agricoli. Nelle sale B – C – D, dove sono descritti gli scavi di una capanna dell’età del bronzo e di  una casa di terra di epoca picena, sono esposti numerosi reperti piceni, per lo più relativi alla vita quotidiana, alla tessitura, al gioco, e all’ornamento. Sono inoltre esposte spade, monili ed oggetti di un corredo funebre femminile di epoca picena.

Orari Apertura: Domenica dalle 16 alle 19

 

 

MUSEO DELLA CRIPTA – LE MUMMIE DI MONSAMPOLO

Nel 2003 durante lavori di restauro nella Cripta della Chiesa di Maria SS. Assunta sono stati portati alla luce oltre 20 corpi umani mummificati. In maggioranza si tratta di mummie “naturali” cioè di resti conservatisi per un processo spontaneo di mummificazione, tra queste è stato osservato anche un caso di mummificazione antropogenica ottenuta attraverso un procedimento chirurgico di eviscerazione. Le condizioni climatico-ambientali hanno eccezionalmente permesso di conservare i corpi, ma anche gli abiti realizzati con fibra vegetale. L’esame delle vesti ha messo in evidenza, oltre alla varietà delle fogge riconducibili ad un ceto popolare del Piceno, lo straordinario stato di conservazione delle fibre tessili, canapa, lino e ginestra, solitamente sottoposte a completo disfacimento; gli abiti realizzati con tali fibre erano propri di gente povera, contadina, che non aveva possibilità di vestire capi in fibre pregiate quali lana e seta che, al contrario, solitamente si conservano. Tra i pezzi ritrovati: abiti femminili, gilet maschili, calze, cuffie, camicie.
Sono tutti molto rappezzati, ma allo stesso tempo ricchi di particolari come bottoncini, preziosi merletti e ricami, segno che i corpi sono stati seppelliti con le vesti povere ma migliori, quelle della festa. I corpi sono stati ricomposti negli ambienti ove sono stati trovati, nella cappella della “Buona Morte” e nell’attigua cripta. In questi suggestivi spazi è stato allestito il Museo della Cripta – le Mummie di Monsampolo dove si possono osservare oltre ai corpi mummificati, gli abiti, i tessuti, i rosari, le medaglie, gli anelli e tutti gli oggetti rinvenuti durante lo scavo archeologico.

Orari Apertura: Domenica dalle 16 alle 19

 

MOSTRA PERMANENTE DI PRESEPI ARTISTICI

La Mostra permanente di Presepi artistici del maestro Luigi Girolami è ubicata nei suggestivi Percorsi Ipogei dell’antico Castello di Monsampolo del Tronto in un’atmosfera d’altri tempi grazie alle varie scenografie presepistiche, uniche nel suo genere. Tutte le opere presentano spaccati immaginari di società orientali e occidentali. Interessanti sono il “Presepi dei nonni” ottenuto con le statuine in cartapesta e celluloide degli anni 1940-’60, il Presepio a doppia faccia “Oriente e Occidente” e tanti altri ancora che punteggiano il percorso ipogeo. Opere di maggior rilievo sono i tre presepi monumentali: il “Presepio Medievale”, riproposto con ampliamenti sceneografici; il “Presepio Palestinese” con numerose scenette sulla vita del piccolo Gesù attestate dalla narrazione evangelica; “Presepio delle Caciare”, l’omaggio presepistico al celebre papa ascolano dei Duecento, che ambienta la Natività nei ricoveri pastorali in pietra della pittoresca montagna ascolana (tholos, volgarmente detti “caciare” e “casciali”).

Orari Apertura  “Attualmente chiuso per restauro”